Al momento stai visualizzando Trattamento cotto esterno: accorgimenti

Per cotti posti all’esterno a sempre consigliabile un trattamento idrofobizzante con IDROFOB C applicato in una o due mani a vello o a spruzzo sulla superficie asciutta e fredda. Questo per evitare una evaporazione anche parziale del principio attivo idrofobizzante che potrebbe evaporare con il solvente. Si consiglia di addizionare all’IDROFOB C il catalizzatore CPI per una idrofobizzazione più rapida e completa.

Cotto esterno: idrofobizzazione

L’idrofobizzazione impedisce la risalita per capillarità dei sali che provoca l’antiestetica efflorescenza bianca. L’acqua piovana scorre via e il cotto asciugandosi rapidamente, non permette la crescita di alghe e muffe.

Il trattamento del cotto all’esterno con IDROFOB C è considerato un trattamento conservativo. Impedisce l’attacco delle piogge acide soprattutto sui cotti a poro chiuso dove la spinta di risalita per capillarità è molto forte.

Nei cotti a poro chiuso anche se le efflorescenze bianche non appaiono, il trattamento idrofobizzante è indispensabile per conservare il Cotto che altrimenti tende a corrodersi.

Dopo l’idrofobizzazione in zone soggette a macchie di oli, cibi e bevande si può applicare una mano di REPELL C oppure usare l’OLEO-IDRO 1 in due mani.

Cotto esterno

Per chi desideri, anche in esterno, una finitura medio-lucida, si consiglia di applicare, dopo l’idrofobizzazione, il BASYL COTTO, prodotto al solvente a base di resine filmogene, oppure il COTTOLIQ che dà un aspetto più naturale.

L’azione idrofobizzante anti – impregnante dell’IDROFOB C e dell’OLEO-IDRO 1 dura a lungo; l’azione antimacchia del REPELL C e del REPELL TON tende a scendere per effetto del passaggio e dell’azione della luce. Questi trattamenti del cotto all’esterno devono quindi essere ripresi periodicamente.
Soprattutto per i cotti a poro chiuso dove i trattamenti rimangono più in superficie.

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